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Da qualche numero
avete notato come argomento l' intelligenza
finanziaria.
Sono convinto
che questa libertà di coscienza possa aiutare molti a migliorare
anche il proprio
stato di salute e di relazione. Ricordate che in ogni materia
vi sono
presenti tutti
gli stati di realtà, compreso quello non - locale ( spirituale).
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Argomenti
di questa newsletter:
1)
ERVIN
AZLO
2)
Stanislav Grof: la mente olotropica
3)
I Campi Morfogenetici spiegati dalla "Centesima Scimmia"
4)
Coscienza Cosmica - Il ciclo sta per terminare.
5)
Significato
e scopo dell'enneagramma
Pensiero settimanale da meditare:
" Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vediamo
quando distogliamo i nostri occhi dal nostro obiettivo " Henry
Ford
Vedi un pensiero
"
da bambini " in formato PPT "
Seminario Il
Potere dell' Intenzione
1)
Dal
13-14 Ottobre e 3-4 Novembre " Il Potere dell' Intenzione
" a Roma. Chiama Paola 338.2135062.
2)
Dal 10-11 Novembre e 15-16
Dicembre " Il Potere dell' Intenzione " a Milano.
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seguendola con le DIA,
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e cercate nel link MP3.
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E'
in vendita la raccolta di tre anni delle newsletters dalla numero
1 alla numero 50, formato.pdf a €.15.00, pgg.205. Vedi
l' indice
degli argomenti. Sarà spedita per e-mail a chi ne fa richiesta
a gaetano.conforto2@tin.it
Ecco la testimonianza di
chi ha reso possibile quest'opera:
"Con
questo “opuscolo” si è voluto raccogliere le newsletter che
Gaetano
Conforto ha trasmesso via e-mail (dal 10
agosto 2003 al 12 luglio 2006) a
tutte le persone che si sono iscritte accedendo
al suo sito
http://www.quantumedicine.com/article/article.html
Gli
argomenti trattati sono per me come “perle di saggezza”, “il
pane
quotidiano” , “l’acqua che disseta e purifica
il corpo-mente”.
Leggere
ed approfondire i temi riportati aiutano la mente a trovare
vigore e
forza, a vedere le cose che ci circondano
in modo diverso, a scoprire che la
realtà dipende esclusivamente da noi, da
come la vogliamo vedere e
conseguentemente creare.
Trovare
il bello, l’aspetto positivo, anche in una cosa o episodio che
siamo
abituati a classificarli come “negativi”,
ci aiuta a stare bene, ad avere il giusto
entusiasmo per crescere alla ricerca di
obiettivi sempre più “elevati”.
By Romeo
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ERVIN
AZLO
Verso
una nuova cosmogonia
Esperide
Ananas
|
|
Tra gli scienziati che maggiormente si stanno impegnando per
diffondere una nuova visione del cosmo e dell’essere umano, come insieme
integrato, intelligente e cosciente, spicca il nome di Ervin Laszlo, musicista,
scienziato, filosofo, autore di 70 libri tradotti in venti lingue e fondatore
del Club di Budapest,
associazione internazionale "dedicata a sviluppare un nuovo modo di
pensare e nuove etiche che aiuteranno ad affrontare i cambiamenti sociali,
politici ed economici del XXI secolo".
Al Club di Budapest aderiscono premi Nobel, artisti, scienziati, statisti e
personaggi di spicco del pianeta,quali il Dalai Lama, Yehudi Menuhin, Desmond
Tutu, Vaclav Havel, Michail Gorbachev, Peter Ustinov, Peter Gabriel e molti
altri.
L’approccio di Laszlo presenta una visione integrata del cosmo, che unisce
concetti fisici e spirituali della realtà, tracciando un parallelo tra le
antiche intuizioni mistiche e la nuova visione scientifica dell’universo.
Come molti altri suoi colleghi, afferma che le scoperte della scienza
contemporanea parlano un linguaggio molto vicino a quello dell’antica saggezza.
L’universo è un insieme dinamico, tutto collegato, che non genera solo
materia/energia, ma soprattutto informazione. La materia/energia, anzi, è
generata dall’informazione.
Secondo Laszlo ci stiamo avvicinando a un momento di grande apertura, che porterà
all’affermarsi di nuova consapevolezza planetaria, come fenomeno naturale al
quale il cervello umano potrà avere accesso. Si tratta di una consapevolezza
transpersonale, che pare essere l’aspetto fondamentale della realtà, tanto
reale quanto la materia e l’energia.
Osservando l’universo si vede che tutti i fenomeni sono correlati, e già
Albert Einstein, interrogandosi su come sorgono questi schemi di relazione,
rispondeva che è perché tutte le cose sono correlate, e non in modo puramente
fortuito. Oggi si ipotizza che esista qualcosa che correla tutto, è lo spazio
– non nell’idea newtoniana che intendeva lo spazio come un vuoto passivo e
inattivo – ma al contrario uno spazio molto attivo.
Come già Einstein aveva affermato, lo spazio è "la cosa" principale,
la materia è secondaria: oggi si sostiene appunto che la realtà fondamentale
non è la materia che si muove in uno spazio inerte, ma lo spazio come plenum, come "campo dei
campi". La materia non è altro che pacchetti di energia, correlati
attraverso lo spazio, anzi prodotti dallo spazio stesso. E lo spazio produce
non solo materia/energia, ma soprattutto produce informazione, che è ancora
più importante dell’energia. Non è materia e spirito, ma materia/spirito:
l’universo è tutti e due gli aspetti, l’universo è un elemento della
coscienza.
In base a questo paradigma tutto ciò che è nell’universo è un’articolazione
della coscienza, che, in mancanza di un termine migliore, viene chiamato
"campo", che genera informazione, simile al vuoto quantico che genera
forze. È il "campo akashico", da cui derivano l’universo e il
nostro mondo. Se si prendono gli antichi testi indiani e si sostituisce il
termine akasha con
"campo", i Veda diventano un trattato di fisica contemporanea.
Se l’universo è un campo di consapevolezza, allora anche i "campi"
creati dalla consapevolezza umana devono avere un effetto sulle persone che
vivono al loro interno o che con esso entrano in contatto, anche senza
saperlo, attraverso il cervello. Esperimenti sull’influenza positiva di campi
di coscienza armonici sono stati condotti fin dall’inizio degli anni 70.
In una ricerca del 1974,
in quattro città degli Stati Uniti si scoprì che la
percentuale di crimini nella zona urbana toccava un picco negativo quando
almeno l’1% della popolazione partecipava ai programmi di Meditazione Trascendentale. Il
"campo" prodotto dalla meditazione portava ordine e armonia nella
vita dell’intera città. Gli scienziati hanno chiamato questo fenomeno di
maggiore coerenza nella consapevolezza collettiva "effetto
Maharishi", in onore del fondatore di Meditazione
Trascendentale, che lo aveva annunciato già nel 1960. Ricerche
condotte in centinaia di altre città hanno riprodotto lo stesso risultato
positivo.
Lo stesso fenomeno di ridotta violenza e maggiore armonia sociale è
documentato oggi a Nemam, nel Tamil Nadu, sud dell’India, dove è in fase di
ultimazione l’Oneness Temple
– il tempio dell’Unità – ispirato agli insegnamenti di Sri Amma e Sri
Bhagavan. È una zona molto povera, tristemente nota per un elevato tasso di
alcolismo e di violenza famigliare.
Senza alcun cambiamento nello stile di vita, negli ultimi anni le persone dei
villaggi vicini al tempio sono diventate meno aggressive, e la percentuale di
crimini si è ridotta. L’intenzione che sostiene la costruzione del tempio è
quella di creare uno spazio nel quale possano riunirsi in meditazione 8.000
persone, per influenzare non solo la zona circostante, ma il campo di
consapevolezza dell’intero pianeta.
Un altro edificio sacro contemporaneo, che avrà una simile funzione, è il Tempio della Concordia in costruzione
in Piemonte, come continuazione del più noto Tempio dell’Uomo della Federazione di Damanhur. Sarà un
grande ambiente ipogeo, illuminato attraverso la più grande cupola in vetro
del mondo, che permetterà il recupero ambientale di una vasta zona boschiva
deturpata da una cava abbandonata.
L’obiettivo è quello di creare uno spazio ricco d’arte nel quale possano
davvero incontrarsi i potenti del mondo – incontrarsi e non scontrarsi – per
ispirarsi e creare nuove politiche di sviluppo e cooperazione. Secondo i
costruttori, il tempio sorgerà in un punto energetico importante, in cui si
incontrano le grandi linee di energia della Terra, e questo renderà possibile
a chi vi si reca nuove intuizioni, pensieri, sogni, e la loro amplificazione
sul pianeta.
Questa capacità dei campi di coscienza umana di influenzare eventi – e anche
il funzionamento di macchine e computer – sta diventando un fatto sempre più
accettato dalla comunità scientifica internazionale. Prove in questa
direzione vengono dagli esperimenti dell’Institute
of Noetic Sciences in California, che utilizza random number generator, computer che
producono stringhe casuali di uno e zero. Test ripetuti sembrano indicare che
la consapevolezza collettiva è in grado di influenzare queste sequenze
casuali, dando un ordine alle stringhe quando si produce un campo positivo o
aumentando l’entropia quando se ne produce uno negativo.
Già nella fisica quantistica c’è un elemento della mente, perché a livello
quantico le direzioni delle particelle sono attualizzate dalla mente. Studi
scientifici hanno ampiamente dimostrato che circa il 10% delle persone
colpite da autismo hanno capacità mentali straordinarie, specialmente in
matematica. Il loro cervello lavora in maniera incredibilmente veloce, in
modo diverso da quello che sarebbe possibile con le connessioni normali. Il
lobo sinistro quasi non funziona, e il cervello opera in una modalità
non-locale.
È un sistema quantico macroscopico, che raccoglie informazioni e le
trasmette. Le ricerche più avanzate per lo sviluppo dei computer operano
sullo stesso principio, cioè a modalità quantica, basata sul teletrasporto e
sulla non locality – cioè
la comunicazione a distanza. Come può un cervello umano funzionare come un
sistema quantico? Entrando in uno stato alterato di coscienza, per
raccogliere informazioni accedendo a un network più vasto, al quale
probabilmente gli animali hanno accesso naturale.
Nelle ultime centinaia di anni il pensiero occidentale ha ignorato e persino
negato l’esistenza di questo "campo" d’informazione, costringendoci
a dipendere solo dai nostri cinque sensi fisici, anch’essi usati sempre meno.
Ma in tutte le culture native si utilizzano sensi diversi, si possiedono
sensi diversi, resi attivi dall’essere parte di un sistema più vasto: natura,
umanità, cosmo. Sono questi sensi che dobbiamo ritrovare anche in Occidente,
imparando a usare il cervello in modo diverso per collegarci all’elemento
transpersonale della coscienza, che è trascendente, in modo che possiamo
anche noi funzionare come un sistema quantico.
Laszlo afferma che questo salto evolutivo è possibile. Adesso c’è un grande
rinascimento spirituale nel mondo, e se un numero sufficiente di persone
raggiungono questo livello di consapevolezza, ci sarà un balzo molto marcato
per la nostra specie. Oggi può essere l’inizio di una nuova via, la
riconciliazione di scienza e umanità, la guarigione del pianeta e dei popoli.
Nel suo ultimo libro Science And The
Re-Enchantment Of The Cosmos ("La scienza e il
re-incantamento del cosmo"), lo scienziato-filosofo ungherese aggiunge
un ingrediente chiave alla sua formula: l’"incanto", non solo come
emozione ma proprio come scelta di una precisa posizione dell’essere umano
nei confronti del vita e – in senso ancora più vasto – del cosmo.
È un’affermazione di esistenza nell’universo, in un gioco di corrispondenze
che ci permette di dare significato da dentro e anche di essere nutriti da
significati esterni a noi. In questo modo, forse l’umanità imparerà che si
può vivere insieme e non contro gli altri. Le nuove teorie scientifiche,
quindi, non sono più solo costrutti astratti, ma hanno risvolti molto
pratici, la cui comprensione può finalmente essere una delle chiavi per la
sopravvivenza collettiva.
|
Tratto da http://www.auraweb.it/articolo_benessere.asp?cid=17&aid=1622
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Stanislav Grof: la mente olotropica
Chi conosce già Jung può capire di cosa tratta questa
particolare scienza; la mente olotropica fa il paio con il paradigma
olografico, e in tutto ciò il Connettivismo ci sguazza come se fosse il suo
ambiente naturale. Ovvio ed evidente che l'avanguardia scientifica e quella
letteraria tendono verso un punto di merge posto in un metaterritorio
dove fisicità e altre dimensioni altrettanto fisiche, ma non ancora conosciute
se non immaterialmente, si incontrano su piani non tridimensionali.
Ecco un breve brano dell'intervista:
Sulla scia di nuovi concetti e scoperte in varie discipline
scientifiche, la filosofia della scienza tradizionale occidentale, con i suoi
presupposti fondamentali e il suo paradigma newtoniano/cartesiano, veniva messa
sempre più in discussione.
Tra le varie sfide da sostenere vi erano le scoperte e le implicazioni della
fisica quantistica e relativistica esposte da Fritjof Capra, Fred Alan Wolf,
David Peat e da molti altri; la teoria dell'olomovimento di David Bohm; il
modello olografico del cervello proposto da Karl Pribram; Gregory Bateson con
la sua brillante sintesi di cibernetica, di teorie dell'informazione e dei sistemi,
di logica, psicologia ed altre discipline; il lavoro di Rupert Sheldrake sui
campi morfogenetici; gli studi di Ilya Prigogine sulle strutture dissipative e
l'ordine mediante fluttuazione; il principio antropico in astrofisica, e così
via.
Era entusiasmante vedere che tutti questi nuovi sviluppi non erano conciliabili
con il pensiero newtoniano/cartesiano del diciassettesimo secolo, né con la
filosofia monistica e materialistica della scienza occidentale, ma erano
compatibili con la psicologia transpersonale. Ora è facilmente intuibile che la
psicologia transpersonale diverrà, nel futuro prossimo, parte integrante di una
nuova visione del mondo più completa, che integri spiritualità e scienza.
Ma cosa significa, esattamente, psicologia transpersonale? E
perché il Connettivismo vi si identifica, anche se parzialmente? Provo a dare
una spiegazione rudimentale, soprattutto perché sono un semplice appassionato
di psicologia, non un esperto.
Sostanzialmente, la particolare visione della psiche umana suggerita
dalla psicologia transpersonale non si ferma ai puri aspetti freudiani, ovvero
traumi accaduti in età più o meno giovane che hanno generato strascichi e che
si perpetuano nell'esclusiva sfera materiale, dove per materiale si intende
anche il dominio mentale, psichico, cerebrale, ma non spirituale. Jung andava
più in là: nei suoi studi dipartiva dal maestro Freud per giungere a nuovi
risultati in cui giocavano un ruolo fondamentale anche gli archetipi, le
pratiche sciamaniche, tutto il retroterra culturale e magico in cui l'umanità
si è trovata a suo agio per millenni.
Grof, ora, sembra andare oltre: mette nel calderone anche le
scoperte quantistiche, le implicazioni della matematica e della termodinamica,
e così via. Proprio le stesse implicazioni che scorgiamo noi, nel
Connettivismo, tanto da spingermi ad affermare che Connettivismo e psicologia
transpersonale si possono sovrapporre per quanto riguarda l'aspetto
"olografico", ovvero per la convinzione che le dimensioni attigue
invadano continuamente il nostro continuum spazio-temporale, influenzando la
nostra esistenza ben più di quello che il pensiero materialista tende a
concedere, ovvero nulla.
Ecco perché è importante prendere coscienza del tutto, quando il
tutto significa sì materialità, ma anche spritualità, misticismo, ricordi di
vite precedenti, sciamanesimo, teoria dei quanti, teoria del caos, universi
paralleli e quant'altro. La psicologia transpersonale promulga l'interesse
verso forme di animismo, è convinta assertrice che esistano luoghi in cui
dimorano spiriti antichi, demoni o semplici elementali; l'uso dell'LSD fu
propedeutico a questa scienza, nel senso che spalancò un mondo
"olografico" in cui i significati delle visioni avevano una radice
antropologica, e anche mistica, del tutto sconosciuta ai soggetti che
sperimentavano lo psichedelico (ne ricordo il significato letterale: rivelatore
della psiche) per lo più in una situazione di malattia terminale.
A questo scopo allego un altro, significativo, brano
dell'intervista:
La scienza materialistica occidentale non lascia spazio ad alcuna
forma di spiritualità e di fatto la considera incompatibile con la visione
scientifica. Il fatto di essere spirituali equivale ad essere privi di
comprensione scientifica del mondo, è sinonimo di superstizione, di pensiero
magico primitivo, di immaturità emotiva. L'sperienza diretta di realtà
spirituali è segno di grave malattia mentale.
La ricerca moderna nel campo della coscienza dimostra invece che la
spiritualità è una dimensione naturale e legittima della psiche umana e
dell'ordine universale delle cose.
Tutte le società umane dell'era preindustriale erano d'accordo sul fatto che il
mondo materiale, quello che percepiamo e nel quale operiamo nella vita di tutti
i giorni, non è l'unica realtà. La loro visione del mondo comprendeva
l'esistenza di dimensioni nascoste della realtà, abitate da vari dei, demoni,
entità disincarnate, spiriti ancestrali e animali di potere.
Le culture preindustriali possedevano una ritualità e una profonda vita
spirituale imperniate sulla possibilità di ottenere un contatto esperienziale
diretto con questi regni e questi esseri solitamente nascosti, e di ricevere da
questi ultimi informazioni importanti o aiuto. Essi credevano che questo fosse
un modo utile e importante per influenzare il corso degli eventi materiali.
Le descrizioni delle sacre dimensioni della realtà e l'esaltazione della vita
spirituale sono in netto contrasto con il sistema di credenze che domina il
mondo industriale. Secondo la scienza accademica dominante in Occidente, solo
la materia esiste veramente.
La storia dell'universo è la storia dell'evoluzione della materia. La vita, la
coscienza e l'intelligenza sono epifenomeni più o meno fortuiti e
insignificanti di questo sviluppo. Sono apparse sulla scena dopo miliardi di
anni di evoluzione di materia inerte e passiva, in un'irrilevante, minuscola
parte di un immenso universo. È ovvio che in un universo di questo tipo non vi
sia posto per la spiritualità.
Alla luce delle osservazioni tratte dallo studio degli stati olotropici, la
consuetudine di ignorare sprezzantemente la spiritualità e di relegarla nel
campo delle patologie, tipica del materialismo monistico, è ormai
insostenibile. Negli stati olotropici le dimensioni spirituali della realtà
possono essere esperite direttamente, in un modo altrettanto convincente delle
esperienze quotidiane nel mondo materiale. È anche possibile fornire una
descrizione graduale, passo dopo passo, dei procedimenti che facilitano
l'accesso a queste esperienze. Lo studio attento delle esperienze
transpersonali dimostra che esse sono ontologicamente reali e che ci forniscono
informazioni su aspetti importanti dell'esistenza, aspetti ordinariamente
nascosti.
In generale, lo studio degli stati olotropici conferma l'intuizione di C. G.
Jung, secondo il quale le esperienze che traggono origine nei livelli più
profondi della psiche (quelle che nella mia terminologia definisco 'perinatali'
e 'transpersonali') posseggono una qualità particolare, che egli chiamava
"numinosità" (riprendendo un termine usato da Rudolph Otto). Il
termine 'numinoso' è relativamente neutro, ed è pertanto preferibile ad altre
accezioni simili, quale "religioso", "mistico",
"magico", "santo" o "sacro", che sono spesso
state usate in contesti discutibili e sono quindi facilmente fuorvianti.
Il senso della numinosità è fondato sulla comprensione diretta del fatto che
stiamo entrando in contatto con una sfera appartenente ad un ordine superiore
di realtà, un ordine sacro, radicalmente diverso dal mondo materiale.
Per evitare malintesi e confusioni, che in passato hanno compromesso dibattiti
analoghi, è fondamentale fare una netta distinzione tra la spiritualità e la
religione.
La spiritualità è basata sull'esperienza diretta di aspetti e di dimensioni della
realtà non ordinari. Non richiede un posto speciale, né la presenza di una
persona ufficialmente preposta alla mediazione con il divino o un contesto
Istituzionale .
I mistici non hanno bisogno di chiese o di templi. Il luogo nel quale fanno
esperienza delle dimensioni sacre della realtà, compresa la loro propria
divinità, è costituito dal loro stesso corpo e dalla natura.
Tratto da http://www.next-station.org/nxt-ex-5.shtml
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I Campi Morfogenetici spiegati dalla "Centesima Scimmia"
Articolo di Ken Keynes Jr.
La scimmia giapponese, Macaca Buscata, fu osservata nel suo ambiente
naturale (l’isola di Koshima) per 30 anni.
Nel 1952, sull’isola di Koshima, un gruppo di scienziati iniziarono a nutrire
il branco di scimmie con delle patate dolci gettate nella sabbia. Le scimmie
amavano il sapore dolce delle patate crude ma non la sabbia che le ricopriva.
Ma un giorno una femmina di 18 mesi di nome Imo trovò la soluzione al problema
andando a lavare le patate in un corso d’acqua lì vicino, poi insegnò il trucco
a sua madre. Anche le sue compagne di gioco lo impararono e lo insegnarono alle
loro madri.
Questa “innovazione culturale” fu appresa da diverse scimmie, sotto gli
occhi degli scienziati. Tra il 1952 ed il 1958, tutte le scimmie più giovani
avevano imparato a lavare le patate dolci per renderle più gustose. Solo quegli
adulti che decisero di imitare i loro piccoli, impararono, a loro vantaggio, la
lezione sociale. Gli adulti diffidenti continuarono a mangiarle sporche.
Poi successe qualcosa di sorprendente. Nell’autunno del 1958, un certo
numero di scimmie di Koshima lavava le patate – il numero esatto non è noto.
Supponiamo che un giorno al sorgere del sole ci fossero 99 scimmie sull’isola
che avevano appreso la nuova tecnica. Supponiamo inoltre che nella tarda
mattinata di quel giorno la centesima scimmia avesse imparato a lavare le
patate.
Allora qualcosa accadde
Quella sera quasi tutte le scimmie della tribù lavarono le patate prima di
mangiarle. L’energia aggiunta da quella centesima scimmia creò, non sappiamo
come, una rottura ideologica col passato.
Ma attenti! Incredibilmente, fu osservato dagli scienziati che l’abitudine a
lavare le patate dolci superò il mare. Colonie di scimmie di altre isole, così
come le scimmie sulla terraferma a Takasakiyama iniziarono a fare lo stesso.
Perciò, quando un certo numero critico d’individui acquisisce una
consapevolezza, questa nuova consapevolezza può essere comunicata da mente a
mente. Anche se il numero esatto può variare, questo Fenomeno della Centesima
Scimmia significa che, quando un numero limitato di persone conosce una nuova
via, questa può rimanere come proprietà conscia all’interno di questo gruppo.
Ma arriva il momento in cui, se una sola persona in più si sintonizza con
questa nuova consapevolezza, si verifica un rafforzamento di campo per cui
questa consapevolezza è fatta propria da quasi tutti!
I Campi Morfogenetici
I campi morfogenetici sono, fondamentalmente, cianografie non fisiche che
danno luogo a forme. Secondo il loro principale proponente, il biologo Rupert
Sheldrake, un campo morfogenetico (morfico), è l’equivalente di un campo
elettromagnetico che trasporta solo informazioni, non energia. Questi campi
sono sempre disponibili dappertutto e, dopo essere stati generati, non perdono
di intensità. I campi morfogenetici sono creati da modelli di forme fisiche. In
seguito, essi aiutano e guidano la formazione di sistemi simili, dove un nuovo
sistema in formazione “si sintonizza” con un sistema precedente avendo in sé un
“seme” che risuona con il seme simile della forma precedente. I campi
morfogenetici possono essere usati per descrivere il modo in cui la coscienza
umana viene condivisa.
Perciò, i campi morfogenetici giocano un ruolo primario nell’idea che
l’umanità in un certo momento assisterà ad un eccezionale cambiamento nella
coscienza collettiva. Un cambiamento che avverrà allorché sarà stata raggiunta
la massa critica necessaria al cambiamento. Nel caso di quello che è il più
importante cambiamento della coscienza, noto come illuminazione planetaria,
Bhagavan dice che questo avverrà quando 64.000 individui si saranno risvegliati
spiritualmente.
http://www.diksha.it/sito/dettagli/145-7-0/I-Campi-Morfogenetici-spiegati-dalla-Centesima-Scimmia.html
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Coscienza Cosmica - Il ciclo sta per terminare.
Siamo nel non tempo. Ed anche se c'è chi crede di essere nel
tempo non è così.
Si stanno attivando le forze della volontà e chiunque vuole conoscere se stesso
sarà aiutato dalle forze animiche che vegliano su tutti coloro che stanno per
fare il salto quantico.
Qualcuno si è accorto che la luce sta cambiando e questo accade perché le
vibrazioni elettromagnetiche, attualmente percepite nella realtà
tridimensionale, lasceranno "passare" un'altra frequenza vibrazionale
che donerà, agli esseri pronti, la forza nucleare.
Il ciclo sta per terminare in quanto è finito il tempo di conoscere , ora
bisogna attivare l'altro ciclo che è quello di sentire l'energia femminile o
magnetica.
La forza che si sta sprigionando dentro i vostri atomi è paragonabile ad un
sovvertimento totale di una realtà che, per far sentire la propria condizione
di esistenza, deve liberarsi da tutti i circuiti energetici della negatività
attraverso la forza contraria che ne ostacola il suo conseguimento. quindi ciò
che vivete e che vi fa stare male è dovuto alla liberazione dentro di voi delle
forze lunari.
Siamo arrivati a vedere che la mente incomincia ad illuminare i pensieri di
tutti quelli che vivono nel non tempo ed è per questo che arriverete a sentire
l'energia divina pulsare nelle vostre cellule.
Il cambiamento è in atto e la terra dovrà vincere le sue battaglie con il
vostro aiuto, intendendo che le vostre intenzioni debbono diventare realtà
consapevole..
I legami non più in sintonia con la nuova frequenza della luce si scioglieranno
perché ogni essere dovrà prima vivere l'armonia dentro e fuori di sè, dopodichè
gli atomi dei suoi tre corpi fisico, astrale e mentale saranno pronti ad
accogliere la luce debole per poter implodere ed attivare l'elemento del fuoco
o del corpo di luce.
I segni arrivati dal cielo e dalla terra sono ormai noti a tutti ma quello
eclatante che deve ancora venire è quello del magnetismo zero che segnerà
l'attivazione del logos nelle coscienze vigili.
Come ben sapete la terra è un essere senziente ed ha al suo interno altre forme
di vita, forme che attendono di rendersi visibili ai vostri sensi, quando la
ghiandola pineale si aprirà alla "conoscenza vera" ed annullerà la
falsa conoscenza. .
Pian piano sentirete la forza spirituale che, dentro di voi, vi indirizzerà a
sperimentare le nuove frequenze che cambieranno il vostro modo di pensare
perché abbatterete tutti gli schemi vecchi che vi hanno da sempre condizionato.
Quindi chi seguirà la forza dell'energia solare leviterà nello spazio,
annullerà il tempo e conoscerà la verità del suono primordiale nel nuovo stato
di coscienza conseguito.
Sappiate che le parole che vi vengono dette sono sibilline affinché voi
possiate sviluppare l'intuizione e quindi comprendere il significato delle
stesse.
Presto vedrete che, man mano che cambierà il modo di pensare nel mondo, si
trasformerà anche la realtà che percepite e guardando un altro essere vi
inchinerete di fronte alla divinità che vi ha fornito di uno specchio per
conoscere voi stessi.
Quello che il piano divino ha disposto, l'uomo non lo può cambiare ma solo
rallentare attraverso le sue sciocche convinzioni.
amate, servite e nulla chiedete per questo, ma se l'altro vuole ricompensarvi
per un vostro servigio accettate il suo dono perche' significa che quell'essere
ha rispettato voi perche' ama se stesso.
ed ogni individuo che e' giunto ad amarsi ha diritto ad un'umanita' che
rispecchi al di fuori quello che e' dentro.
il fiore della vita e' nelle vostre cellule che aspettate a coglierlo ed a
farlo sbocciare?
ponete attenzione ai nuovi bambini perche' loro amano se stessi.
presto la terra aprira' il suo fuoco interno e coloro che potranno sentirlo si
libereranno in un attimo da tutti gli effetti del karma perche' la loro
volonta' sara' nel discepolato della nuova era.
Dal sito www.stazioneceleste.it
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Significato
e scopo dell'enneagramma
Tutti
possediamo qualche lato oscuro che ci condiziona e che, in un certo senso, è
una strategia di autodifesa scelta inconsciamente per ottenere sicurezza e
soddisfazioni ed evitare dolori e fallimenti. Riconoscere il segreto predominio
di queste pulsioni negative è il primo passo verso la libertà interiore.
L'enneagramma, dottrina antichissima oggi riscoperta e apprezzata da teologi e
psicologi, rappresenta un mezzo efficace per acquisire la necessaria capacità
in vista di una più armonica crescita psicologica e spirituale.
Le radici
dell'enneagramma (ennea: nove e gramma: lettera), risalgono a più di 2000 anni
fa. Venne sviluppato sul finire del Medioevo da alcune confraternite sufi. I
sufi erano musulmani devoti rinuncianti, simili ai francescani, che arrivavano
a Dio con la preghiera e la meditazione.
L'enneagramma definisce nove tipi di personalità a partire da nove 'trappole',
'passioni' o 'peccati mortali'. Si tratta dei sette peccati capitali: superbia,
invidia, ira, accidia, avarizia, ingordigia, lussuria e a questi si aggiungono
due ulteriori 'peccati': menzogna e paura. Il termine "peccato" viene
inteso come la nostra "separazione da Dio", ma anche dal nostro
prossimo e da noi stessi. I "peccati" sono inasprimenti del carattere
che impediscono all'energia di fluire liberamente.
Ognuno dei nove tipi di personalità comprende una classe che si estende tra
poli estremi: irredento (immaturo) e redento (maturo). Una persona irredenta è
imprigionata in se stessa, e pensa che il suo punto di vista sia l'unico
valido.
I sufi chiamavano l'enneagramma 'Il volto di Dio', essi immaginavano che nel
cammino di liberazione l'uomo divenga sempre più capace di abbandonare la
propria posizione per osservare la vita da un altro punto di vista. Se fossimo
capaci di 'indossare tutte le nove paia di scarpe' e osservare la realtà da
ognuno dei nove punti di vista, allora osserveremmo il mondo con gli occhi di
Dio.
Nessuno dei nove tipi è migliore o peggiore di altri, ognuno di essi ha bisogno
di arrivare alla libertà e ognuno di essi ha doni unici.
Conoscendo l'enneagramma è possibile elaborare meglio i nostri rapporti e le
dinamiche delle relazioni: in ambito lavorativo, tra genitori e figli, tra
uomini e donne, nelle amicizie, nei gruppi. Ma soprattutto
l'enneagramma
è uno strumento utilissimo per l'autoconoscenza e la consapevolezza di sé.
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vuole approfondire questo interessante campo deva il sito:
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Gaetano Conforto
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