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IL POTERE DELLO SCOPO NELLA VITA ( presentato al concorso mondiale The
Power of Purpose organizzato dalla Templeton Foudation - 2004 ) La Libertà di Coscienza: una via per una vita di servizio e gioia. Il potere
dello scopo è un
argomento che mi accompagna già da molti anni lungo un cammino che mi ha
portato ad essere uno “ spirito in azione” e ad approfondire la Libertà di
Coscienza mettendone in pratica i principi e le leggi, e diffondendola con la Scuola
di Scienze quantistiche e libertà di coscienza dove tra l’altro
insegno la mia Terapia Quantistica Emozionale, in grado di velocizzare il
processo di clearing mentale. Ho classificato questa relazione come indagine scientifica, ma d’altra parte è
la conseguenza di esperienze personali ( familiari e “ paranormali “: leggevo
il pensiero e la vita ai miei pazienti, oltre alla diagnosi e guarigione a
distanza, fenomeni OOBE, Out of the Body Experiences) da cui è partito il mio
cammino e dove sono stato “ costretto”
ad indagare dal punto di vista scientifico queste esperienze, per
trovare un equilibrio personale, sociale e per dare una impostazione
professionale mirata al servizio del prossimo: tutto ciò porta alla Libertà di
Coscienza e la fisica quantistica aiuta a capirne i principi e i metodi. Ho capito che su questo pianeta non siamo
venuti per caso, ma per un motivo molto speciale, che non è certamente il
dipendere dagli altri, il vivere nella mediocrità, o il progresso tecnologico e
culturale, ma lo scopo è quello di
unirsi a Dio, unirsi con chi ci ha creato, e allinearsi con le sue intenzioni e
metterle in pratica: questo è il primo punto da comprendere, da approfondire e
da assimilare. Molti
ci hanno abituato a vederci staccati, separati da Dio, considerandoci come
degli esseri piccoli, per cui la sua immanenza, la sua grandiosità è molto
lontana da noi. Abbiamo la capacità di creare, di inventare
cose nuove, ma la maggior parte di noi vive in un sottobosco sociale,ad un
livello dove sappiamo solo prendere dagli altri, e questo è un grande blocco, e
un grave problema. Questo atteggiamento purtroppo è agli
antipodi rispetto alla missione che abbiamo su questo pianeta, e rispetto a ciò
che fa Dio. Il mio scopo nella mia vita si è manifestato gradatamente. Dapprima evidentemente non lo capivo,
perché tutto ciò che ci circonda ci sembra talmente staccato da noi, che non
comprendiamo invece che Dio, così come il nostro spirito, ci parla con qualsiasi tipo di segnali, siano
essi fisici, per esempio con le
malattie, attraverso cui ci vuole comunicare una nuova strada da intraprendere,
e noi invece facciamo di tutto per eliminarle, oppure con l’ ambiente che ci circonda, dove siamo
nati, in quanto esso ha un significato ed uno scopo, e psichici ( intuizioni, pensieri, creatività ):saranno comunque
tutti eventi sincronici, eventi spazio-temporali che non dobbiamo considerare
semplici casualità o fatti inconsueti. Se
noi riuscissimo a comprendere tutti questi tasselli, allora avremo
un’illuminazione, come se finalmente la nebbia si dissolvesse e noi potremmo
riuscire a vedere la bellezza, la grandezza, il mistero della vita, e i
miracoli che ci circondano. Nel mio caso questi segni sono cominciati
sin dall’infanzia e continuano adesso, sino a questo preciso momento mentre
scrivo questa relazione, che peraltro è frutto di un evento sincronico, di una
coincidenza, come tante altre che ci sono state nella mia vita, e che mi hanno
fatto chiaramente comprendere il perché sono su questo pianeta. Sarò forse esagerato se dico che mi sento
di portare avanti uno scopo nella vita
che può essere in grado di cambiare
totalmente il modo di vivere delle persone, della gente, specialmente di quelli
che vivono nella povertà, nell’ignoranza, di quelli che vivono staccati dalla
comunicazione giornaliera con Dio: “ Cerca
prima il regno di Dio, e tutto ti sarà dato in aggiunta “. La Libertà di Coscienza, che sto portando
avanti come messaggio di consapevolezza, è alla base del mio scopo, della mia
missione su questo pianeta: so che siamo qui per divenire più simili a Dio
e per aiutarlo nella sua missione, e
quindi per mettere in atto quelle qualità che condividiamo con Lui e di cui
dobbiamo riappropriarci. Per
realizzare ciò dobbiamo sapere chi siamo, qual è la nostra missione, e porre
costantemente la nostra attenzione soltanto su questo compito: e ne vedremo i
risultati, anche perché avremo come complice Dio,tutte le forze della natura e
tutti gli eventi sincronici che ci apriranno le porte lungo questo cammino. Dopo tante esperienze terapeutiche deludenti,
le mie preghiere sono state centrate nel chiedere di scoprire una soluzione, di
ampliare un cammino che avevo già cominciato e che diffondevo con i seminari
sulla “ Trasformazione Spirituale “,
dove portavo le mie esperienze e conoscenze: questo è stata la conseguenza di
indagini, studi, approfondimenti, e grazie a “ Dionet “ sono approdato sulle rive di un
fiume magico, misterioso, in continua
evoluzione chiamato Fisica Quantistica. Nell’oscurità c’è la luce, e questa luce la
possiamo trovare nel momento in cui apriamo il nostro cuore e cominciamo ad
applicare i principi di fisica quantistica, che corrispondono alla lettera a
tutti i principi che nelle sacre
scritture sono stati menzionati: Gesù Cristo, per esempio, ci ha dato i mezzi
per la Libertà di Coscienza, per poter diventare dei grandi, aiutare e servire
gli altri,dando loro felicità ed una strada, un cammino. Il mio viaggio è approdato ad una tecnica
che chiamo Terapia Quantistica Emozionale
( TQE ), in grado di eliminare i blocchi alla Libertà di Coscienza. Per me è
stata una grande gioia essere stato instradato e portato a comprendere, con le
preghiere, il campo delle relazioni
spirito –mente-corpo, per portare la pace, la gioia, e la realizzazione nella
vita di ciascuno ( come ho già approfondito con la medicina spirituale). Credo di esserci riuscito,ed è con grande
soddisfazione che comincio la mia trattazione
sulla Libertà di Coscienza, legata molto a questa tecnica che elimina le
problematiche di base, gli intoppi, gli scogli, le catene che ci rendono
schiavi. Il grande insegnamento che ho potuto
capire per arrivare alla Libertà di Coscienza è avere delle regole, avere la
conoscenza che ci permette di fare dei salti quantici di consapevolezza, quando
questa viene messa in pratica. Prima regola è: “ l’osservatore crea la sua propria realtà”. Questa regola è tutto l’opposto del “
prendere “. Significa che noi siamo in grado, abbiamo gli strumenti, siano essi
spirituali che materiali, per realizzare i nostri sogni, la nostra realtà, non
importano le apparenti mediocrità in cui ci troviamo. Un dato rimane certo: noi possiamo, con
l’intenzione e la conoscenza “ spirituale
– quantistica” messa in atto, agire su tutto ciò che ci circonda, siano cose
inanimate che cose animate. L’osservatore crea la sua realtà, cioè il
mondo è come pensiamo noi che sia: possiamo incidere, mettere una firma su
tutto ciò che vogliamo avere e possiamo avere; aspettando poi che i segni, la
complicità del cosmo e la complicità di Dio ci portino praticamente ciò che noi
desideriamo. Per fare ciò dobbiamo entrare in contatto
chiaramente con il nostro Spirito, oltre ad avere anche un’idea chiara, una
conoscenza scientifica su come stanno le cose e su come funzionano. La realtà viene classificata in tre livelli:
materiale, quantistico e virtuale. Tralascerò il livello quantistico che è
di “ transizione “, cioè è un immenso
oceano di particelle subatomiche che aspettano ordini dal virtuale ( dallo
spirito ) per creare esperienze nel materiale. Il livello materiale è quello che
percepiscono i nostri cinque sensi, e quindi è un livello attorno a cui si è ed
è organizzata e cresciuta la scienza, come la conosciamo cattedraticamente,
come pure la medicina, la società e il nostro modo di vivere, ossia ciascuno è
separato dagli altri e vive una vita propria; qualsiasi cosa accade in un
particolare posto del pianeta, e al pianeta stesso, ci può rattristare, coinvolgere emotivamente,
ma fino ad un certo punto, in quanto sappiamo che non sta coinvolgendo noi “ in
prima persona “. Questo è il livello su cui ci siamo mossi
sino ad ora, cioè il livello che è imputato maggiormente nella schiavitù di
coscienza ( termine contrapposto alla Libertà di Coscienza): ci basiamo su
concetti molto limitativi le cui conseguenze le vediamo nella nostra società:
depressione, stress, povertà, guerre. Tutto ciò perché la nostra vita si svolge
nel solo livello materiale e nell’ignoranza o falsità spirituale. In realtà ciò che ci sta dietro e che è
alla base della TQE, è la presenza di un essere energetico, invisibile, i cui
effetti sono visibilissimi, che chiamerò il Dragone a cento teste ( nome
datogli da Carlos Castaneda ) : è l’insieme di tutte le informazioni negative,
auto-limitanti che abbiamo ricevuto e che sono state raccolte e si raccolgono
nel serbatoio mentale: la mente è uno strumento dello Spirito; fin quando non
si prende coscienza di ciò e non lo si mette in pratica, i risultati sono
deleteri, disastrosi. Vedremo
che questo “essere “ porta malattie,
depressione, sofferenza, guerre, rancore, solitudine , tristezza a tutte le
persone che non riescono a gestirlo e a non avere quindi la propria libertà di
coscienza. Tutto ciò accade senza nemmeno rendercene
conto, perché ci siamo talmente identificati con esso che neanche ci accorgiamo
della sua presenza. Se diciamo di avere un certo carattere, un certo modo di
pensare, in realtà non siamo noi che parliamo, ma è questo essere a cui abbiamo
permesso di esprimersi attraverso la nostra mente. Vive di separazione e
cattiveria, qualità opposte all’amore, anche se si può mimetizzare
nell’ipocrisia, nella falsità ( “ Attenti
ai lupi travestiti da colombe” ). La psicologia parla di ego, ma per me è un
termine molto soft, light, perché ciò che egli può creare attraverso la nostra
complicità inconsapevole, è veramente disastroso! E’ importante consapevolizzare questo
concetto: quando due persone parlano, non sono in realtà due esseri spirituali
in azione, come dovrebbero essere, ma sono due “ dragoni “ che stanno
comunicando, in cui ciascuno si sente separato dall’altro e cercherà di
imporgli la propria volontà e il proprio modo di pensare: l’obiettivo è avere
potere sulla mente e gestirla. Ciò è molto importante: ecco perché come
conseguenza delle informazioni, a cui tutti siamo stati esposti sin dalla
nascita e poi a scuola, non possiamo creare la nostra realtà: è ovvio! Perché
noi chi siamo? Se siamo questo essere non potremmo mai creare ciò che vorremmo,
ma creeremo una realtà fatta di limitazioni, sofferenze, cioè la realtà che prevale
nel nostro pianeta. Ma se noi prendiamo consapevolezza del
dragone e della sua costituzione, fatta da “ particelle emozionali”, ossia
esperienze che si sono sclerotizzate nel nostro corpo energetico, e le
eliminiamo, cominceremo a ridurre il suo potere, e faremo fluire il nostro spirito,
perché noi siamo esseri spirituali in un corpo fisico. Se
queste conoscenze non vengono acquisite
dalla nascita risulterà difficile in seguito espugnare le particelle, perché
ci siamo talmente identificati con questo essere, che non ci accorgiamo neanche
che è lui che sta parlando; non siamo noi, è lui che prende il posto nella
mente e ci pilota. Quindi non possiamo risolvere i problemi del
mondo se aiutiamo gli altri soltanto nell’ambito fisico, materiale: è come riparare
un rubinetto senza poter aprire poi l’acqua. L’azione
chiave deve essere anche quella di stimolare la loro componente spirituale (
amore, servizio, compassione, perdono), ma per fare ciò devono prendere
consapevolezza della loro natura divina, di questa presenza ( il dragone ) e di
come possono gestirla, pilotarla e quindi non esserne più schiavi,altrimenti
saranno vani i nostri tentativi di aiuto, in quanto si ritroveremo sempre con
la loro ignoranza interiore. La
Libertà di Coscienza invece è in grado di far cambiare il soggetto e renderlo
indipendente da tutto, in quanto può gestire la sua vita stando al servizio
degli altri, e migliorandosi sempre più, facendo continui salti quantici, e
quindi vivendo nella gioia, nella felicità, nell’abbondanza, nella ricchezza. Inoltre
può essere un esempio per gli altri ed un mezzo di comunicazione utile per il
loro cambiamento. E’ così che l’osservatore crea la sua realtà. Se l’osservatore è pieno di incertezze, la
realtà che creerà sarà uguale a ciò che invia nell’universo. Altro principio della fisica quantistica, che
mi ha portato a comprendere i fenomeni “ a distanza “, è la non – località. Questo
principio attesta che tutti siamo uno; non esiste lo spazio né il tempo, quindi
siamo tutti interconnessi. Vi è
una dimensione diversa da quella dei cinque sensi in cui non esiste la realtà a
cui siamo abituati, ma esiste solo l’unità, e questa è il livello virtuale,
non-locale, la sede del nostro spirito, di Dio, dove siamo tutti uno: se non
c’è lo spazio e non esiste il tempo, non può esistere separazione fra un essere
ed un altro; Conoscendo e vivendo questa dimensione non
posso attaccare o giudicare mio fratello, addirittura me stesso, perché dicendo
mio fratello sto attuando sempre una separazione, vedo un fisico staccato dal
mio, ma è un essere spirituale che è Uno con me, e con tutti gli altri: inoltre
noi possiamo influire positivamente anche su chi non c’è vicino, non importa
dove si trovi, perché la nostra coscienza, contattando la realtà virtuale con la
preghiera, la meditazione, è in grado di
influenzare dei parametri biologici in persone anche a distanza:questa è una
cosa favolosa, questa sì che diventa libertà di coscienza. Non dipenderemo dalle limitazioni imposte dai
cinque sensi e dalle distanze: le mie numerose esperienze confermano questo
fenomeno, fra l’altro provato anche dai miei numerosi allievi nella scuola di Scienze quantistiche e libertà di coscienza,
dove tra l’altro si tocca con mano la propria realtà interiore, cioè il fatto
di essere coscienza pura, spirito. Ma l’esperienza principale rimane quella di
gestire la mente, far sì che quel contenuto negativo, costituito dal dragone a
cento teste, venga messo da parte, per permettere allo spirito di agire. E’ questo il punto più importante: che lo
spirito agisca diffondendo le sue qualità ( guarigione, intuizione, gioia,
pace, amore, creazione ) che non sono esclusive di qualcuno in particolare, ma
sono qualità innate dateci da Dio. Quindi è lo spirito che può agire a
distanza, oltre che sul nostro stesso corpo; è il più grande guaritore che ci
possa essere. E’ a livello non - locale che avviene la guarigione e non
bloccando momentaneamente il dragone, ma eliminando le particelle emozionali (
insicurezza, incertezza, paure, rabbie, sensi di colpa) che hanno provocato quella malattia, quel tipo
di problema, quella schiavitù di coscienza.
Eliminate
le particele emozionali, che sono dei piloti della nostra mente, con l’aiuto
dello spirito e della TQE, potremo esprimere la nostra vera natura: quella di
esseri spirituali liberi, in azione. Se noi viviamo in un ambiente in cui le
particelle prevalenti sono la povertà, l’insicurezza, l’incertezza, saranno
queste le condizioni che avremo come informazione principale nel nostro
contenuto mentale: i risultati quali saranno? L’osservatore creerà la sua realtà, cioè
le sue particelle provocheranno gli eventi sincronici che sfoceranno in quel
tipo di vita relativo al loro stesso contenuto. Le particelle passano fra “ esseri quantici “
senza avere barriere: la definizione di esseri quantici è quella di esseri che
vivono le tre dimensioni contemporaneamente ( materiale, quantistica e virtuale
), sanno qual è il loro scopo, perché sono connessi al loro spirito e quindi
sono in grado di vivere nella realtà materiale, perché devono ovviamente
svolgere il servizio, la loro missione che consiste nel fare innalzare i
livelli di coscienza degli altri, ma nello stesso tempo vivono nel mondo
spirituale: quindi non potranno avere alcuna preoccupazione a questo livello,
perché sanno che potranno realizzare qualsiasi loro sogno e desiderio. Ebbene,
nel momento in cui abbiamo un’intenzione,
avendo capito il nostro scopo grazie alla meditazione, alla preghiera e alla
conoscenza che mette in pace i due emisferi cerebrali, questa coinciderà e si
allineerà con l’intenzione del nostro Spirito e di Dio. Questo significa 1) avremo degli applausi nei
cieli, perché finalmente “ abbiamo capito “; è arrivato il momento di dire: “
So perché sono qui”, quindi avremo tutte le complicità, possibili ed
immaginabili; vivremo un’esistenza spirituale immessa in una esperienza
materiale, risultandone uno stile di vita già descritto da Gesù Cristo: “ Siate nel mondo, ma non del mondo”.
Allora 2) cominciano a manifestarsi tutti quei segni, quegli eventi che ci
porteranno dolcemente con mano verso il
raggiungimento del nostro scopo, cioè quello di portare noi e gli altri alla
Libertà di Coscienza, a realizzare i propri sogni, desideri, portarli ad un
livello di frequenza elevata, tale da sentirsi uniti, e poter dire: “ Siamo uno
con Dio!”, e non semplicemente fratelli e sorelle, che coinvolge sempre una
separazione dall’altro: l’altro è me stesso! Ecco
qual è il grande insegnamento datoci da Gesù e spiegato scientificamente dalla
non – località. Termino
questa mia trattazione, affermando che si può risolvere qualsiasi tipo di
problema se noi cominciamo a cambiare, a fare salti di consapevolezza, a
conoscere: 1) che siamo degli esseri spirituali con enormi capacità; e l’essere
spirituale “ in azione “ è soltanto gioia, potere, condivisione, compassione,
amore, servizio, e perdono, anche se 2) questo non è essenziale, perché l’
“altra” persona ha svolto e svolge nella nostra vita un compito ben preciso,
per cui non occorre perdonare, ma ringraziare sia l’altro essere che Dio per
averci “ donato “ quella persona nel gioco sincronico della vita; infatti non esistono relazioni negative, ma
maestri di vita che ci indicano la direzione interiore ed esteriore da
prendere. Ciò porta sempre ad una crescita, ad una consapevolezza progressiva, a salti quantici
di coscienza in cui noi comprendiamo che dobbiamo stare in contatto con lo
spirito, e che questo ci porterà a raggiungere i nostri obiettivi insieme agli
altri, per poter far parte non di un popolo, ma di un’unica entità, cioè Dio.
Questo è lo scopo. Una persona inconsapevole delle leggi
spirituali, non andrà molto lontano. Possiamo istruirla, ma ciò non serve a
renderla una persona felice, né tanto
meno lo possono fare i soldi. L’istruzione è utile soltanto quando viene
accoppiata a quella che attiva l’emisfero destro, cioè spirituale, perché è
quella che poi permetterà di utilizzare la conoscenza ricevuta a scuola, per
creare ciò che si desidera; e poichè le leggi spirituali parlano di
condivisione, di amare il prossimo come noi stessi, anzi amarlo perché siamo noi stessi, allora a quel punto si
potrà finalmente utilizzare l’ istruzione canalizzandola nell’energia e
bagnandola nelle informazioni delle leggi spirituali. Per raggiungere il nostro scopo nella vita,
dobbiamo inoltre capire, comunicando con il livello virtuale, qual è la nostra lezione di vita: ossia ciascuno di noi
possiede una chiave, che una volta trovata, riesce ad aprire l’universo
creativo davanti a noi. Le lezioni di vita vanno dall’ubbidienza,
all’umiltà, al perdono, alla responsabilità. Il loro uso quotidiano ci porta a
livelli di coscienza degni di un essere divino in grado di “ spostare anche le montagne ”. Quella frase è vera: “ Non basta dare il pesce ad un affamato, ma
occorre anche insegnarli a pescare “ e a gestire i livelli emozionale,
economico, relazionale la cui non esperienza porterà altrimenti ad un
fallimento come essere spirituale. L’altra faccia dell’istruzione, l’anello
mancante per la realizzazione degli esseri quantici sulla terra, rappresenta il
potere del mio scopo: essa è l’istruzione spirituale, quantistica che porta
alla Libertà di Coscienza, dove il soggetto diventa prima uno con se stesso,
ossia equilibria entrambi gli emisferi e le due consapevolezze materiale e
spirituale; poi questo lo potrà esprimere anche nel mondo esterno, aiutando gli
altri ad integrare i due pilastri dell’istruzione. La
Libertà di Coscienza deve cominciare nelle scuole: a tal proposito sto
diffondendo questi concetti con il mio libro “ Diventa leader della tua vita “
dove si uniscono concetti pratici a concetti quantistici, spirituali. E’ un
manuale da consultare ogni giorno e metterlo in pratica. Evidentemente sono attaccato dai dragoni che
pensano che queste siano delle sciocchezze, delle fandonie, perché ormai le
persone sono rassegnate alla loro situazione e quindi sanno che bisogna vivere
in un certo modo, che purtroppo significa rubare, prendere, persino le
emozioni: e poiché lo fanno tutti, ciò non rappresenta niente di male. Questo è il gioco del dragone. Dobbiamo cominciare a diffondere ciò a
tappeto. So che
siamo figli prediletti di Dio, siamo tutti creature divine, e tutti abbiamo il
diritto e il dovere di aprirci, come una farfalla: dal bozzolo in cui siamo
racchiusi, dai pericolosi condizionamenti in cui siamo immersi, dobbiamo
svilupparci, dobbiamo crescere, evolverci, per poter aprire questo bozzolo, e passare
dalla fase di bruco alla fase di farfalla; ciò non è appannaggio di pochi
fortunati, ma di tutte le farfalle, ed è questo che dobbiamo capire. Se so
come fare, è un mio dovere trasmetterlo, comunicarlo. E’ nelle mie intenzioni costituire un
istituto di ricerca sulla Libertà di Coscienza, per far sì che le prossime
generazioni siano felici, in pace, unite, che il mondo diventi un regno
spirituale, e la terra con il suo grande aiuto e amore, possa ridivenire un
paradiso.
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