Fabrizio Coppola

 

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 Fabrizio Coppola         

 

note sull'Autore



Intervista all'autore condotta da Barbara Marchand
e trasmessa da RAI Radio 2 il giorno 23/11/2003.

Trascrizione: PRIMA PARTE

(seconda parte; terza parte).




Nota: RAI Radio 2 ha parlato nuovamente di questo libro il giorno 02/05/2004
(in circostanze diverse e slegate da questa intervista del 23/11/2003).




Conduttrice:  Einstein ha dimostrato che la materia è una forma di energia e la meccanica quantistica ne ha evidenziato la natura ondulatoria.

Autore:
  Anzitutto dobbiamo dire che la meccanica quantistica è quella parte della fisica che governa i fenomeni a livello atomico e sub-atomico, cioè a livello microscopico, piccolissimo, dove le cose sembrano accadere in modo diverso da come accadono a livello classico, cioè al livello della fisica classica, che sarebbe quello familiare dei nostri oggetti, che tocchiamo.
Gli atomi ce li siamo sempre immaginati come "palline", in realtà poi si è scoperto che sono formati da altre palline, o presunte palline, cioè gli elettroni ed il nucleo con i protoni e neutroni. Però queste particelle non sono vere e proprie particelle, hanno proprietà strane. Anzitutto hanno delle proprietà vibratorie, ondulatorie, cioè in pratica sono oscillazioni nello spazio, più che vere e proprie particelle. Si continua a parlare di particelle solo per la "quantizzazione", che è un termine tecnico, però si potrebbe parlare solo di
campi oscillanti.

Conduttrice:  Di movimento, quindi.

Autore:
  Sì, un movimento, però dentro che cosa? Dentro lo spazio stesso.
[Intende dire: è lo spazio che si muove dentro se stesso].
Come diceva già Faraday, che era un fisico dell'ottocento, addirittura, però aveva già intuito il concetto di
campo: "nell'universo esistono solo campi matematici di forza", cioè esistono solo i campi fisici, che sono cose semplicissime.
Per esempio, se io prendo una bussola, l'ago si rivolge verso il Nord, perché è immerso in un campo magnetico, noi siamo immersi in un campo magnetico
[nota: il campo magnetico terrestre]. Anche le onde radio, per esempio chi ci ascolta in questo momento ci ascolta perché le onde radio, che sono dei campi elettromagnetici, si propagano alla velocità della luce [nota: e raggiungono la nostra antenna]. Oppure addirittura il campo di gravità: se io prendo un sasso e lo lascio cadere, il sasso appunto cade, perché siamo immersi nel campo di gravità terrestre. Insomma, questi sono esempi di campi.
Ora, sembra addirittura che le particelle sub-atomiche stesse non siano veramente particelle ma
campi, e quindi qualcosa di "immateriale", diciamo, anche se non si può dire proprio così, comunque qualcosa di molto diverso [nota: rispetto a quello che ci aspettavamo], un codice, più che qualcosa di materiale, un codice, e quindi si va a sconfinare in un qualcosa di "mentale".

Conduttrice:  E qui volevo arrivare. Perché anche la mente dell'uomo è collegata alla fisica fondamentale, no? E quindi ci dovrebbe essere una spiegazione fisica della coscienza.

Autore:
  Appunto. Chiaramente noi esistiamo, siamo esseri coscienti, abbiamo una mente. Se siamo nell'universo fisico, e ci siamo, dobbiamo essere connessi in qualche modo con questi campi fisici fondamentali.

Conduttrice:  Perfetto, perfetto.

Autore:
  Ecco, finora nella nostra cultura c'è stata sempre un'antitesi fra scienza e religione. La religione dice: esiste lo spirito, la materia è tutta un'altra cosa. La scienza invece, procedendo nell'indagine materiale ha cominciato a mettere in dubbio che esistesse lo spirito, e quindi si sono formate tradizioni materialistiche, ateistiche, insomma.
Ora però sarebbe tutto da rivedere, perché con queste nuove conoscenze, in cui la materia è più vicina all'informazione... come abbiamo detto sono codici, è più mentale insomma, e quindi andrebbe rivisto il tutto.

Conduttrice:  E allora andrebbe rivisto, come va già rivisto in questo periodo in medicina, perché se la mente non è più separata dal resto dell'universo, in medicina olistica non si separa più la mente dal corpo, è così?

Autore:
  Esatto, e infatti Il segreto dell'universo tratta ampiamente anche di alcune tecniche di meditazione...

Conduttrice:  ... e qui voglio arrivare, anche.

Autore:
  Uno potrebbe pensare: ma ora che cosa c'entra, come i cavoli a merenda... E invece ci sono tantissimi indizi che sembrano dimostrare che certi tipi di meditazione, che ordinano le onde cerebrali, e questo è stato verificato scientificamente molte volte, agiscono sul cervello a livelli profondissimi.
Si pensa che questo avvenga a livello atomico, non solo a livello biologico, cioè dei neuroni, ma addirittura coinvolge le molecole dei neuroni e quindi anche gli atomi, dove... c'e' la meccanica quantistica che è strana e immateriale! Quindi tutto potrebbe in qualche modo riconnettersi.

Conduttrice:  Allora, dottor Coppola, fermi un attimo, perché già l'impatto è abbastanza pesante per un ascoltatore che non è distratto, ascolta molto, pesa tutte le parole. Lo facciamo riflettere con una canzone che lei cita nel suo libro... che potrebbe essere I giardini di marzo di Lucio Battisti?

Autore:
  Sì...

Conduttrice:  Allora sentiamo, aspetti, la sentiamo e ne parliamo dopo.



Seconda parte
Terza parte

2 Maggio 2004



Note sull’autore

 

Trascrizione: SECONDA PARTE
(prima parte; terza parte.




 

Conduttrice:  Era, come dicevamo, I Giardini di Marzo di Lucio Battisti. Adesso il dottor Coppola ci spiegherà perché parla di questa canzone nel suo libro, che si intitola Il segreto dell'universo. Va bene, Battisti era uno che vedeva più in là, però...

Autore:
  Io l'ho citato nel libro perché (prima parlavamo di meditazione) nella meditazione si provano, cioè si raggiungono, certi stati particolari, in cui ci si sente connessi a tutto il resto dell'universo. Questo molti scettici lo mettono in dubbio, però ci sono talmente tante testimonianze, non solo da parte di persone che praticano meditazione, yoga o altro, ma anche dalla vita comune...
E per questo ho citato per esempio l'
Infinito di Leopardi, che pur essendo malinconico sembra aver sperimentato questo stato, almeno così sembrerebbe dalla poesia l'Infinito, oppure la Mattina di Ungaretti, "Mi illumino di immenso" (è un'esperienza), oppure appunto arriviamo a Battisti e Mogol, nella canzone si sentiva "l'universo trova spazio dentro me", che è bellissimo...

Conduttrice:  E' un'immagine splendida, e poi è ben riferita al suo libro, eh?

Autore:
  Beh, sembra...

Conduttrice:  Sembra fatta apposta!

Autore:
  Sì, "l'universo trova spazio dentro me" in qualche modo significa che l'universo, che noi crediamo "esterno", "oggettivo", però è anche dentro di noi, e in certi stati superiori di coscienza si può, in qualche modo, percepire questa infinità dell'universo...

Conduttrice:  ... che è un'immensa struttura psico-fisica, alla fine.

Autore:
  Ecco, appunto, una delle tesi del libro, ma la principale, è che quindi l'universo non è materiale, ma è una struttura psico-fisica, cioè in qualche modo mente e materia sono molto più collegate [nota: di quanto si pensasse].
La materia è molto meno "materiale" di quello che credevamo, la materia è un qualcosa connesso con la mente, perché si tratta di codici, informazioni.

Conduttrice:  E questo è il vero segreto dell'universo...

Autore:
  ... e questo, praticamente... sì, dall'altra parte la mente vediamo che attraverso le tecniche di meditazione riesce ad agire sul corpo, perché le onde cerebrali si ordinano, si ha minore stress, diminuisce la resistenza elettrica cutanea...

Conduttrice:  Allora, il suo libro ha un ambizioso obiettivo: quello di creare una visione unificata delle varie scienze (la fisica, la medicina, la psicologia, la filosofia...), che possono fondarsi su un unico principio fondamentale. Potrebbe essere utopia?

Autore:
  Io dico questo, che la realtà è una, per cui, se non esiste ancora una scienza unificata è semplicemente perché le scienze si sono specializzate e in qualche modo non c'è una grande comunicazione, o comunque una totale comunicazione tra le scienze.
Ora parlavamo del contrasto tra mente e materia, infatti il libro
Il segreto dell'universo ha un sottotitolo, adesso, nella nuova edizione, che è Mente e materia nella scienza del terzo millennio. Quindi in qualche modo la realtà è una, è psico-fisica, e cioè noi esistiamo, siamo coscienti nel mondo materiale, e quindi l'unione tra le varie scienze può sembrare di primo acchito una cosa audace o troppo ambiziosa, però in qualche modo mi sembra naturale.

Conduttrice:  Ci stiamo arrivando...

Autore:
  Si spera, e non solo si spera, ma queste ricerche sembrano proprio indirizzate bene in questa direzione, anche se sono purtroppo poco conosciute. Però, insomma, ci vuole il tempo necessario.

Conduttrice:  Mi fa piacere che queste tecniche di meditazione riescano a ripulire il sistema nervoso da stress e tensioni, a migliorare il nostro sistema immunitario, è stato provato anche questo...

Autore:
  Sì, alcune tecniche di meditazione (perché purtroppo non tutte sono uguali), hanno dimostrato, appunto come diceva lei e come stavo citando prima, per esempio, non solo l'aumento dell'ordine delle onde cerebrali (attraverso l'elettroencefalogramma si misura e sono proprio più ordinate, si vede matematicamente), ma anche un calo dello stress e dell'ansia che sono stati verificati da una diminuzione della resistenza elettrica cutanea, da una diminuzione della concentrazione del lattato nel sangue, insomma, cose fisiche, ecco perché dicevo: la mente agisce sulla materia. Si avvicinano, le due cose, il mondo è uno, l'universo è uno.
Queste tecniche... in realtà la prima che fu studiata fu la meditazione di Maharishi, però altre tecniche sembra che abbiano... (non tutte, perché ci sono vari gradi, sono diverse)... però per esempio la tecnica di Chopra, che è un famoso medico, o la cosiddetta
Tecnica naturale anti-stress, sembrano dare gli stessi risultati, comunque danno dei buoni risultati.

Conduttrice:  Anche la meditazione praticata dal buddhismo, per esempio, che rafforza le difese immunitarie è stato provato dall'Institute of Technology del Massachussets.

Autore:
  Ah, questo io... non sapevo, probabilmente sono cose più recenti.

Conduttrice:  Fabrizio Coppola, lei la pratica la meditazione di Maharishi?

Autore:
  Sì, certo, sarebbe sciocco, visto che fa bene... sarebbe sciocco non praticarla.

Conduttrice:  Quindi lei consiglia di praticare comunque la meditazione, è quello che un po' la New Age dice a tutti, non precisa magari quella di Maharishi, ma dice: quando siete particolarmente stressati, fermatevi, sedetevi, chiudete gli occhi, e fate un po' di meditazione. In che cosa consiste? Non dobbiamo svelare segreti, per carità, però parliamo di respirazione, parliamo di posizioni...

Autore:
  Beh, ci sono varie tecniche, ora io parlo di quella che conosco io, o anche della Tecnica naturale anti-stress, che è molto simile, in cui, da seduti con gli occhi chiusi, si ripete un certo pensiero, una parolina molto semplice...

Conduttrice:  Si chiama mantra?

Autore:
  Si chiama mantra, nella tradizione indiana e dello yoga, questo però viene frainteso perché... insomma, sembra un concetto religioso, e a molte persone non piace. Io invece lo vedo... non escludo nulla, però io lo vedo da un punto di vista scientifico.

Conduttrice:  Potrebbe essere anche filosofico.

Autore:
  Anche filosofico, però io, essendo un fisico... si tratta nel libro anche di filosofia, inevitabilmente, però io lo vedo come una vibrazione... cioè, è una vibrazione. Il pensiero non è altro che una vibrazione nel cervello, un segnale elettrico che oscilla, e quindi si può studiare anche fisicamente. Quindi, come vede, di nuovo, non c'è quel distacco fra queste cose, anche se uno all'inizio può considerarle molto diverse.

Conduttrice:  Nel suo libro parla di un'altra canzone, che adesso noi ascolteremo, quella di Rino Gaetano, Mio fratello è figlio unico. Intanto l'ascoltiamo e poi spieghiamo perché...



Terza parte
Prima parte

2 Maggio 2004

 
Note sull’autore

 

 

 

 

Trascrizione: TERZA PARTE
(prima parte; seconda parte).



Conduttrice:  Era Rino Gaetano, Mio fratello è figlio unico, citato nel libro di Fabrizio Coppola, Il segreto dell'universo, edito da L'età dell'Acquario. Allora, perché ne parla?

Autore:
  Beh, alcune persone si sono offese...

Conduttrice:  Perché?!

Autore:
  Perché nella canzone Rino Gaetano dice: Anche chi non legge Freud può vivere cent'anni. Questo cosa significa? Secondo me significa che la psicologia non ha raggiunto grandi risultati, o almeno non quelli che si era prefissa.

Conduttrice:  Ecco perché si sono offesi.

Autore:
  Eh, alcuni sì... Dice... Ma come ti permetti?
Ma io non è che voglio... sicuramente non voglio criticare...

Conduttrice:  Anche perché non le viene niente in tasca a lei... eh!

Autore:
  No... [non voglio criticare] il buon operato e i fini... [nota: intende dire la buona fede]...

Conduttrice:  ... della psicoterapia, certo.

Autore:
  Però, queste tecniche di meditazione sembra che facciano perfino meglio, almeno in alcuni campi, per esempio, abbiamo detto, riduzione di stress, eccetera. Quindi, facendo questa cosa per alcuni minuti al giorno, cioè la meditazione, in qualche modo si ottengono risultati... non inferiori, diciamo, a molte tecniche di psicoterapia, senza spendere tanti soldi e in una maniera molto naturale, e che forse poi è connessa con tutto quello che dicevamo all'inizio, anche se questa è una cosa più azzardata, cioè... la struttura dell'universo stesso.

Conduttrice:  Allora, se sembra un argomento molto difficile, un po' ostico, magari, io vi rimando al libro di Fabrizio Coppola, che devo dire è di una lettura molto semplice, molto distensiva. Dottor Coppola, io la ringrazio moltissimo, grazie, grazie ancora, complimenti per il suo libro, e le auguriamo tanto successo e soprattutto niente stress e tensioni con la meditazione...

Autore:
  Quello sicuramente, grazie alla meditazione.



Prima parte
Terza parte

2 Maggio 2004

 

 

Fabrizio Coppola è nato nel 1963 e si è laureato in Fisica all'Università di Pisa nell'Anno Accademico 1986/87.

Ha collaborato alla progettazione del supercalcolatore APE, finalizzato a calcoli di cromodinamica quantistica.
Attualmente le sue attività riguardano:

- insegnamento di matematica e statistica nel campo delle scienze sociali;

- studio degli effetti fisici delle tecniche di meditazione sulle onde cerebrali e sul sistema nervoso;

- ricerche di econophysics (econofisica *), ovvero studi statistici sui mercati finanziari utilizzando strumenti propri della fisica;

- ricerche di astrofisica
(astrophysical.org, astrometry.org).

scientia@astrophysical.org

(*) Wall Street Society - Tel. (001) 212 631 4258.

    E' autore dei libri:

  - Ipotesi sulla realtà (Ed.Lalli 1991);
  - La teoria dei frattali e la previsione
    dei cicli di borsa
(Ed. Borsari, 2001);
  - Il segreto dell'universo
    (L'Età dell'Acquario, 2003;
    già Saggi Ist.Scientia, 2002).

 

 

Siti dell’autore:

 

Il segreto dell'universo
Ipotesi sulla realtà





PrPrincipali pubblicazioni nel campo della fisica subnucleare, come coautore:

- THE HADRONIC MASS SPECTRUM IN QUENCHED LATTICE QCD: RESULTS AT BETA = 5.7 AND BETA = 6.0.
  
Physics Letters B214:115,1988.
- ON THE ORDER OF THE DECONFINING PHASE TRANSITION IN PURE GAUGE QCD. Physics Review Letters 61:1545,1988.
- THE HADRONIC MASS SPECTRUM IN QUENCHED LATTICE QCD: BETA = 5.7. Nuclear Physics B317:509-525,1989.
- THE DECONFINING PHASE TRANSITION IN LATTICE GAUGE SU(3), Nuclear Physisc B318:553-578,1989incipali pubblicazioni nel campo della fisica subnucleare, come coautore:

- THE HADRONIC MASS SPECTRUM IN QUENCHED LATTICE QCD: RESULTS AT BETA = 5.7 AND BETA = 6.0.
  Physics Letters B214:115,1988.
- ON THE ORDER OF THE DECONFINING PHASE TRANSITION IN PURE GAUGE QCD. Physics Review Letters 61:1545,1988.
- THE HADRONIC MASS SPECTRUM IN QUENCHED LATTICE QCD: BETA = 5.7. Nuclear Physics B317:509-525,1989.
- THE DECONFINING PHASE TRANSITION IN LATTICE GAUGE SU(3), Nuclear Physisc B318:553-578,1989