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Siamo tutti potenzialmente santi

 

Pubblicato su Stargate Magazine- Settembre 2002

I concetti Newtoniani di spazio - tempo si riducono ad una interpretazione della nostra mente. E' l'osservatore, la nostra coscienza, che crea la propria realtà, un processo alla base della Psicologia quantistica

 

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           Il termine “ Spirituale “ non deve ingenerare false immagini, legate ad una particolare religione o ad una scelta di vita eremitica. Il concetto si riferisce alla nostra componente energetico-quantistica che non nasce e non muore, ma si trasforma, si evolve in un continuum spazio-temporale dove la creazione è la regola. La ricerca di questo nucleo energetico, con relativa consapevolezza, porta alla trasformazione della coscienza: si passa da un livello dove si dipende soltanto dalle percezioni sensoriali, ad un altro dove l’intenzione creativa non ha limiti, e dove si riconosce che non siamo separati dall’universo, ma ne siamo una clonazione, un ologramma ( il pollo che prende consapevolezza di essere un’aquila, secondo il De Mello). In noi si rispecchia l’intera coscienza cosmica, con l’infinita memoria e l’infinito potere organizzante.

La spiritualità ha lo scopo di farci prendere coscienza che siamo noi i creatori, i responsabili della nostra vita. Infatti il mondo è ciò che pensiamo noi che esso sia. La vita stessa è come pensiamo che sia. I rapporti sociali sono come pensiamo noi che siano……..di conseguenza diventiamo gli artefici del grande gioco cosmico, dove l’amore e le relazioni sociali diventano i cardini di un cambiamento continuo ed evolutivo.

Questo concetto si basa su uno dei pilastri della fisica quantistica: l’osservatore crea la propria realtà ( lo descriverò più avanti ) .

Trasformazione significa cambiare forma, trascendere la forma così come la vediamo, per immetterci in una dimensione del tutto nuova ed appagante.

Con le nuove consapevolezze della fisica quantistica, entriamo in un nuovo mondo, in una nuova dimensione dove le           “ certezze  newtoniane “ non hanno bisogno di esistere: sono  infatti state smontate…….

Non esistono oggetti solidi: tutto è costituito da un enorme spazio vuoto di energia e trasformazione, dove le unità informative, costituite dai fotoni virtuali e reali ( quindi luce ) possono essere contemporaneamente particelle ( le unità subatomiche ) e onda. Quindi il concetto di spazio e tempo, tanto caro alla fisica newtoniana, si riduce ad una interpretazione della nostra mente, e non a un dato di fatto reale, esterno a noi. “ Li fuori “ esiste soltanto un caos apparente formato da una nuvola fotonica, i cui componenti compaiono e scompaiono all’esistenza, un milione di volte al secondo. Siamo circondati da campi elettromagnetici, con frequenze diverse, non aventi nessuna forma, o struttura spazio-temporale, che vengono interpretati dal nostro cervello come oggetti tridimensionali.

Quindi ciò che vediamo nella nostra coscienza come  pensieri, forme, oggetti, eventi, non è altro che una nostra creazione. Infatti senza l’osservazione cosciente, non esisterebbe il mondo materiale, così come lo conosciamo.

E’ l’osservatore, cioè la nostra coscienza, che crea la propria realtà. Quindi esistono tante realtà quanti sono gli osservatori . Se penso che i miei figli siano disubbidienti, perché questa è una caratteristica dei giovani d’oggi in cui crediamo, creerò questa realtà nella mia vita! Se penso che trovare un lavoro sia molto difficile, con i tempi che corrono, è questa realtà che vedrò nella mia mente, e quindi proietterò nel mondo questa verità.

Ciò che pensiamo è un evento quantistico in grado di influenzare le informazioni subatomiche, i fotoni virtuali dello spazio che ci circonda. Questi manifesteranno la nostra volontà nel mondo materiale!!!

Questo concetto ci proietta nel mondo della creazione, dandoci la piena responsabilità sulla nostra salute, sui nostri rapporti, in ultima analisi sul nostro stato emozionale con conseguenti scelte da cui dipenderà la nostra vita.

In questo  processo creativo o siamo attori oppure saremo plasmati dagli altri. Diventeremo creatori della nostra felicità oppure daremo questo potere ad altri. Si finisce per non dare la colpa a nessuno della nostra situazione attuale, neanche a noi stessi, perché la conoscenza di questi meccanismi non ci è stata rivelata né dai nostri genitori, né a scuola, né dalla società, dove anzi si è posto l’accento sulla nostra incapacità creativa, con conseguente nascita dei sistemi assistenziali, delle classificazioni in poveri e ricchi, dei prestiti, degli aiuti umanitari, ecc…..

Altro concetto innovativo è che siamo un unico grande essere che si manifesta in diverse forme. Quindi ogni nostra piccola interferenza nel campo quantico ( un gesto, un pensiero, un modo di fare ) si ripercuoterà su tutto l’universo, istantaneamente. Questa è la base della diagnosi e terapia a distanza.

Come esseri umani siamo caratterizzati da una struttura fatta principalmente da vuoto, dove le unità informative quantiche scambiano informazioni, in modo incessante, con l’ambiente che ci circonda e che a sua volta ci influenza. Quindi siamo degli esseri quantici, ed il nostro corpo quantico è fatto da energia, trasformazione ed intelligenza.

Questo corpo quantico è suscettibile di variazioni per opera delle intenzioni della nostra coscienza o di quella altrui.

Da ciò si evince come siamo esseri di luce, immersi in un universo di luce, un cui la coscienza,  l’intenzione creativa e l’amore ne sono i pilastri.

 Siamo luce interagente con altra luce, per cui la nostra coscienza ( luce intelligente e consapevole di se stessa ) non può mai morire ( come ha dimostrato nei laboratori americani, Gary Swchartz).

Quando riduciamo la luce a particelle, e questo avviene nella creazione delle nostre emozioni, formiamo delle bolle quantistiche in grado di danneggiare, se sono negative,  il nostro delicato equilibrio di salute.

Con la nascita della Psicologia Quantistica, possiamo prendere consapevolezza di questi meccanismi ed eliminarli, definitivamente.

Nel cammino della trasformazione spirituale dobbiamo distinguere e conoscere, tre livelli di realtà: materiale, quantistica e virtuale

Il primo livello lo conosciamo abbastanza bene, ma non sappiamo che la realtà di questo livello è costruita unicamente nella nostra mente! Per cui ciò che sappiamo di noi stessi e del mondo è soltanto una proiezione della nostra mente, un sogno che deve finire, se vogliamo gestire il nostro sviluppo e il nostro potenziale.

Il secondo livello è quello in cui sono bravi viaggiatori i mistici. Quando siamo in grado di entrare nel mondo quantico, ci immettiamo in una dimensione dove le rivelazioni, le intuizioni, le visioni sacre, gli angeli, le presenze diventano eventi comuni. Chi è nel materiale li chiama miracoli, non sapendo che sono appannaggio dell’essere quantico, quindi di tutti. Potenzialmente siamo tutti dei Santi. Infatti il nostro cervello si è evoluto per conoscere Dio, e le sue strutture sono articolate in modo tale da creare stati mistici ( oggi si parla di Neuroteologia ).

Al terzo livello abbiamo il mondo virtuale: là dove risiedono il nostro Spirito e Dio. Viaggiando al centro del nostro essere arriviamo al virtuale, dove vi troviamo l’organizzatore, il generatore, il distributore della creazione.

Comunicando con Lui possiamo sapere il nostro scopo nella vita, scegliere le strade giuste e conformi al nostro destino, quindi diventare noi stessi personaggi consapevoli della storia che Lui ha scritto per noi.