1° capitolo
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Cap. 1  DESTINO SINCRONICO E LA QUANTUM LEADERSHIP

Il leader è un ruolo di grande responsabilità sociale, a qualsiasi livello, da quello personale, familiare, a quello lavorativo e ambientale, avente per scopo quello di tirare fuori, con l’esempio, l’umiltà, la conoscenza e l’ispirazione,  il meglio del potenziale umano, per il bene comune.

Tutto ciò che esiste dovrebbe beneficiare dell’azione di un leader. Qualsiasi essere vivente sulla terra, questa compresa, dovrebbe evolversi, crescere e manifestare il proprio intento, grazie alla missione svolta da questo importante ruolo.

Tutti dobbiamo essere dei leaders, nelle nostre famiglie, nel nostro lavoro, nella società.

Certamente cambieranno le mansioni, ma le responsabilità, le leggi, la visione, la costanza…….sono identiche.

I problemi della maggior parte dei leaders sono:

- la loro mancanza di auto – conoscenza ; - il non apprezzamento della natura stessa della leadership; - si concentrano sui concetti che separano ( comunità, nazioni, discipline, campi, metodi,ecc.) piuttosto che sui concetti che esprimono la nostra interconnessione; - mancano della mentalità globale mondiale; - non sono attenti ai valori ; -non sanno come attuare dei cambiamenti, analizzare le “ architetture sociali” ( Warren Tennis ) , e creare un team che faccia accadere qualcosa di diverso; - responsabilità parziale per quanto concerne la visione olistica, ambiente compreso.

Affinché possa agire in modo completo, il leader deve conoscere tutte e tre i piani della realtà finora conosciuta, e presenti contemporaneamente in ogni struttura creata dall’universo.

Quello materiale, dove si soddisfano i desideri dei nostri sensi e si recepiscono realtà soggettive che niente hanno a che vedere con la “ vera “ realtà. Purtroppo questo campo di conoscenza, effetto creativo dell’intento cosmico, ha portato al dramma e ai traumi dell’umanità, perché ci fa vedere un mondo separato, dualistico.

Quello quantistico, dove si soddisfano i nostri intenti creativi e dove regna, apparentemente,  il caos più assoluto, segno di una libertà di scelta foriera di grandi evoluzioni, e dove la coscienza e l’intento umano sono i costruttori delle cattedrali del nostro potenziale divino.  Nel regno quantistico, fatto di energia e informazione, niente è stabilito a priori. Le scelte sono talmente infinite, che prima del nostro intervento cosciente, esiste soltanto il regno delle probabilità:esiste tutto e niente. Ogni componente quantico ( dalle galassie alla formichina sul prato ) è legato intimamente a tutto l’oceano quantistico a cui appartiene. Sa cosa sta accadendo anni luce di distanza ad un altro “ fratello “ cosmico. Sono uno stesso essere in forme diverse.

Tutte le relazioni, che non sono altro che eventi quantici, in quanto scambi di informazione ed energia, hanno un significato cosmico, una direttiva, un messaggio, una lezione da apprendere per tutti i componenti della relazione, azienda compresa ( dirigenti, impiegati, portinai, pulitori ).

L’uomo è un essere quantico. Il leader è un essere quantico. Una pianta è un essere quantico. Un animale è un essere quantico. Un pietra o un cristallo sono esseri quantici. Soltanto il livello di coscienza è diverso, ma le leggi quantistiche sono uguali per tutti. Tutti hanno un loro livello di coscienza, di evoluzione, di memoria, di informazioni, di trasformazione.

Quello virtuale, abitato da fotoni, detti virtuali, che sono troppo effimeri per essere captati dalla moderna tecnologia, è il mondo della pre-creazione, dove il big-bang non è mai avvenuto. Il tempo è virtuale, così pure lo spazio, e la luce. Vi risiedono il nostro Sé, il nostro Spirito, e l’essenza di Dio. Tutto è allo stato potenziale. La nostra coscienza, in questo regno, è unita a tutte le memorie collettive, e a tutto il know-how dell’universo, a cui può accedere e da cui può prendere informazioni.

L’universo si replica, si clona costantemente in tanti esseri che riproducono la matrice di origine, con tutte le sue caratteristiche. Ogni suo punto contiene tutte le informazioni eterne  del tutto ( ologramma ) .

Il meccanismo, con cui l’universo crea, si basa sulle relazioni, sulle sincronicità, sulla gestione degli eventi spazio – temporali quantistici, per metterle in azione in modo perfetto e farle relazionare in modo evoluzionistico. Le galassie, le nebulose, i pianeti, il sistema solare, la terra, l’uomo, sono un insieme di strutture quantiche sincronizzate in  olisticamente, cioè gli  eventi inerenti a ciascuna creazione sono conosciuti e risentiti da tutti.

Per esempio i cicli lunari, sincronizzati con quelli della terra e del sistema solare, influenzano le strutture quantiche del nostro pianeta, come il mare e l’uomo compreso.

Quindi se si sapesse gestire il meccanismo delle sincronicità, per creare il successo in una organizzazione, si starebbe nella stanza dei bottoni della creazione, attuando quindi il Destino Sincronico, dove tutti sarebbero “ coincidenze “ e allo stesso tempo provocherebbero “ coincidenze “, finalizzate alla crescita sui tre piani  fisico, emozionale e spirituale.

In ogni essere umano vi è tutta la conoscenza dell’universo, che fiorisce ogni qualvolta impariamo una lezione, o ci relazioniamo con gli altri, o stiamo nel silenzio mentale ( meditazione, preghiera contemplativa ).

Oggi, con questa nuova visione del mondo, dateci oltre che dalla fisica quantistica, dalla biologia, dalla chimica, dalla teoria del caos e dei sistemi viventi, non può ancora considerarsi un leader chi agisce con autorità e determinazione, per i propri scopi ed interessi, e considerando gli altri, che lavorano per lui, delle semplici parti di un ingranaggio, senza cervello, coscienza, né tanto meno creatività e visione. Infatti vediamo come l’economia mondiale è un disastro. Basta vedere il suo ologramma all’interno di una famiglia.

In assenza delle leggi cosmiche, non applicate dagli uomini, si avranno strati sociali differenziati per quanto concerne l’economia e il benessere, con uno squilibrio evolutivo che interferisce con la creazione sincronica dell’universo. Soltanto pochi saranno prediletti, a scapito della massa: ciò porterà alla loro rovina oltre che a quella dell’umanità.

Purtroppo sappiamo come la scienza influisca sul nostro modo di pensare, e quindi di agire. Un paradigma come quello newtoniano è duro a morire. Ogni sua parte è stata talmente assimilata, che ci siamo identificati con essa: siamo esseri diversi l’uno dall’altro, con i limiti della pelle che ci separano e ci tengono diversificati, anche nelle componenti mentali ed emozionali.

Per quanto concerne poi il campo delle relazioni, è una frana e un fallimento: la società ha sancito la sua involuzione. Ognuno tira acqua al suo mulino, anzi se la prende sempre dal vicino, perché è più buona…….con il risultato di vedersi gonfiare le proprie tasche a scapito degli altri, che rimarranno sempre dei perfetti sconosciuti. L’importante è dare loro uno stipendio a fine mese, se mai saranno sostituiti dalle macchine della nuova tecnologia. Un computer quante  “unità lavoro “ ha sostituito?

Se poi l’ “ altro “, l’impiegato, ha una vita personale e lavorativa travagliata, insoddisfatta, non riguarderà l’organizzazione. L’importante è che svolga il suo lavoro, tanto finirà o in pensione o avrà la buona uscita!!! . Le emozioni, i pareri, le idee, le risorse creative della “ manovalanza “ non importano nell’ambiente di lavoro. Bisogna ubbidire ai leaders di turno e basta. Che penosa prospettiva per un essere quantico, capace, se vuole, “ di smuovere le montagne “. Ma tanto non interessa a nessuno………

L’organizzazione deve essere considerata come un unico essere cosciente, i cui elementi sono degli ologrammi del management……In ciascuno deve esserci  tutto il know-how dell’organizzazione!!!

Basterebbero relativamente pochi individui messi insieme, con queste basi, per avere un profondo effetto sulla società, in quanto la loro coscienza è gia interconnessa con la coscienza globale.

La leadership deve trasformarsi totalmente. Da mezzo per ingigantire il proprio ego, a mezzo per il servizio degli altri e della comunità.

Ogni leader ha la necessità impellente di sviluppare il proprio quoziente spirituale, con tutto il software quantistico, virtuale e sincronico, se vuole dare un contributo a se stesso e alla organizzazione tale da lasciare una traccia indelebile, quando finirà il suo compito su questo pianeta.

Nei prossimi capitoli tratterò del Destino Sincronico con tutte le sue leggi e i suoi segreti, parte dei quali sono trattati nelle Sacre Scritture, nei Veda, nella fisica quantistica, nei libri di autori come Deepak Chopra, Larry Dossey, Wayne Dyer,per poter essere utilizzati dal Leader responsabile e cosciente del proprio valore, e della propria missione.

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